Domanda:
Il dolore alla spalla può essere causato da un'infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori?
Risposta:
Volendo restare oggi nell’ambito dell’ultimo articolo, rimaniamo sul tema spalla parlando della cuffia dei rotatori.
Cuffia dei rotatori è il termine usato in anatomia per indicare il complesso muscolo-tendineo della spalla che forma un importante mezzo di stabilizzazione dell’articolazione scapolo-omerale. Il nome deriva dal fatto che i tendini di questo complesso proteggono l’intera articolazione formando una vera e propria cuffia che avvolge la testa dell’omero. La cuffia dei rotatori è costituita da quattro muscoli e dai rispettivi tendini e sono:
- Sovraspinato-sovraspinoso
- Sottospinato-infraspinato
- Sottoscapolare
- Piccolo rotondo
Non è stata casuale la scelta di questa parte del corpo per tale articolo, lo abbiamo fatto perché purtroppo un’infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori è una condizione molto comune e viene caratterizzata generalmente da dolore (presenta sia col movimento che a riposo) e da limitazione nell’esecuzione di alcuni movimenti, spesso anche molto semplici, di vita quotidiana, come ad esempio lavarsi, pettinarsi, infilarsi una giacca ecc. Basti pensare a un dato: il dolore alla spalla è il terzo disturbo muscolo scheletrico più comune e può essere davvero fastidioso e ostico da risolvere. L’infiammazione dei tendini della spalla viene chiamata in diversi modi, ma di fatto si tratta di problemi del tutto analoghi.
I motivi che concorrono a questo tipo di infiammazione possono essere molteplici: traumi; eccessiva ripetizione di movimenti che stressano l’articolazione fra scapola e omero; una naturale degenerazione delle strutture tendinee dovuta all’età o da postura e movimenti impropri per l’articolazione; oppure, l’ipotesi più probabile, che l’infiammazione derivi da una combinazione di più di uno di questi fattori.
A prescindere dalle cause, comunque, le soluzioni a questi problemi esistono e spesso si riesce ad evitare l’intervento chirurgico, addirittura anche nel caso di una lesione alla cuffia.
È ormai opinione diffusa e accettata che un riposo assoluto dell’articolazione e dei tendini sia controindicato, perché i disturbi tendinei migliorano se sono sottoposti ad un carico, purché ovviamente questo sia controllato e adeguato, evitando perciò sforzi e movimenti esasperati che peggiorerebbero l’infiammazione.
La maggior parte delle lesioni alla cuffia dei rotatori sono dunque trattate con successo grazie a fisioterapia ed esercizi specifici che hanno l’obiettivo di rinforzare i muscoli e recuperare gradualmente l’intera gamma di movimenti della spalla e a potenziarla. In particolare, gli esercizi di stretching saranno utilissimi per migliorare la flessibilità e l’ampiezza del movimento della spalla stessa.
Il potenziamento dei muscoli che sostengono la spalla è altresì fondamentale per alleviare il dolore e prevenire ulteriori lesioni.
Accanto al trattamento strettamente riabilitativo, si può disporre di terapie fisiche quali tecarterapia,
laserterapia, ultrasuoni, ionoforesi volte a ridurre lo stato di flogosi, cioè di infiammazione, e il dolore.
I principali vantaggi del trattamento non chirurgico sono legati al fatto di evitare tutti i maggiori rischi della chirurgia, quali: infezioni, rigidità permanente, complicanze dell’anestesia e lunghi tempi di recupero.