fbpx

Alluce valgo

Domanda:

Soffro da tempo di alluce valgo, la fisioterapia può aiutare in qualche modo?

Risposta:

Una delle deformità più comuni del piede è senza dubbio l’alluce valgo. Si tratta di una deviazione del primo dito del piede in direzione delle altre dita, mentre l’articolazione che sta alla base dell’alluce sporge verso l’interno: nelle fasi più gravi e avanzate, l’alluce può perfino arrivare a sovrapporsi o più frequentemente a posizionarsi al di sotto del secondo dito.

Al di là dell’aspetto fortemente antiestetico, occorre porre attenzione e prontamente rimedio a questa patologia che può inficiare il movimento di una semplice camminata, squilibrare la corretta postura e che spesso è causa di forte dolore (tanto da avere difficoltà nell’indossare le scarpe), infiammazione, degenerazione articolare, oltre alla comparsa della cosiddetta borsite dell’alluce (comunemente nota come cipolla).

Alluce Valgo

Alluce Valgo

L’alluce valgo si manifesta per cause che ancor oggi sono oggetto di studio, tuttavia sono stati individuati alcuni fattori di rischio certi, quali: il piede piatto e un’instabilità dell’arco plantare; problemi di peso, di postura o di tono muscolare; l’ereditarietà (una sorta di predisposizione familiare che comporta una particolare anatomia del piede come, per esempio, un’eccessiva mobilità dell’alluce di per sé); l’indossare per molte ore al giorno scarpe col tacco/con punta stretta (questo spiegherebbe il dato per cui il sesso femminile è circa dieci volte più colpito di quello maschile); le malattie reumatiche come l’artrite reumatoide che coinvolgono le piccole articolazioni delle estremità e, quindi, anche quella alla base dell’alluce; in generale l’invecchiamento (un anziano su tre soffre di tale deformazione).

La domanda che potrebbe sorgere spontanea è se sia o meno possibile prevenire l’insorgenza dell’alluce valgo: la risposta è sì, per lo meno in parte. Infatti, ciò che ognuno di noi può fare nel quotidiano è sicuramente indossare scarpe comode e di qualità (no a punta stretta e tacco alto), oltre a cercare di ripetere i movimenti naturali del piede, imparando a riconoscere i propri punti di appoggio. È sempre bene evitare, invece, di massaggiare (ove presente) la borsite dell’alluce, in quanto si infiammerebbe solo di più l’area interessata.

L’alluce valgo si può curare attraverso diversi trattamenti a seconda del grado di degenerazione:

  • Per una deviazione minore di 20° si effettua fisioterapia preventiva;
  • Per una deviazione prossima ai 20° si effettua una fisioterapia riabilitativa;
  • Per una deviazione maggiore di 20° potrebbe essere necessaria una correzione chirurgica (particolare attenzione alle controindicazioni, legate soprattutto all’aspetto circolatorio: cardiopatie, flebiti, tromboflebiti, insufficienza venosa profonda ecc.) ma comunque va tenuto bene a mente che questo trattamento non sempre è soddisfacente e perciò, prima di effettuare un trattamento chirurgico, è bene tentare un ciclo di fisioterapia specifico.

Lo scopo della fisioterapia preventiva è di impedire l’aggravarsi della patologia, e intervenendo per tempo è possibile ripristinare la corretta fisiologia del dito e di tutto il piede. In questa fase, il fisioterapista insegna al paziente i comportamenti a rischio da evitare, gli esercizi attivi e le tecniche di auto-trattamento da fare a casa e in linea di massima non è necessario ricorrere ad ausilio di mezzi fisici.

Nel caso della fisioterapia riabilitativa, invece, lo scopo è per l’appunto di riabilitare una struttura danneggiata e pertanto si eseguiranno delle terapie manuali per migliorare la mobilità dell’articolazione danneggiata e di tutto il piede, e conseguentemente delle terapie fisiche per alleviare il dolore e lenire l’infiammazione che il paziente avverte. È possibile integrare le tecniche manuali con sedute di tecarterapia, laser ad alta potenza e ultrasuoni. Il trattamento del fisioterapista è completato dall’ausilio di ortesi specifiche per l’alluce valgo (acquistabili in qualsiasi sanitaria/farmacia), fra tutti il più utile è certamente il correttore distanziale o separadita podalico, che serve a far recuperare alle dita dei piedi la loro forma naturale e quindi a ridurre il dolore: si tratta di un dispositivo (generalmente in silicone) da infilare come un anello nell’alluce e nel dito accanto, in modo che una parte più spessa tra le due dita aiuti a distanziarli e a ripristinare il corretto spazio di separazione.