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Cisti di Baker

Domanda:

Cos'è la cisti di Beker?

Risposta:

Nell’articolo odierno si vuole trattare un tema abbastanza diffuso relativo ad un tipo di cisti dall’aspetto particolare: la cisti di Baker, chiamata anche cisti poplitea. Questa si presenta come un gonfiore pieno di liquido e si sviluppa di solito nella parte posteriore del ginocchio. Si genera nella gran parte dei casi quando il tessuto dietro l’articolazione del ginocchio si gonfia e si infiamma. Tale gonfiore e infiammazione possono causare rispettivamente: dolore al ginocchio e al polpaccio; un accumulo di liquido intorno al ginocchio; un blocco occasionale o rumore tipo clic nell’articolazione del ginocchio.

In alcuni casi, la cisti di Baker può rompersi, provocando la fuoriuscita di liquido nel polpaccio. Com’ è facile immaginare, la persona che subisce questo tipo di “inconveniente” prova un dolore acuto, gonfiore e arrossamento al polpaccio stesso. Non occorre però preoccuparsi eccessivamente, il fluido sarà infatti gradualmente riassorbito nel corpo entro poche settimane. Il trattamento raccomandato in caso di cisti rotta è il riposo e l’elevazione dell’arto.

Ma quali sono le cause che possono portare alla formazione di tale cisti? Un infortunio sportivo, senza dubbio, oppure un colpo al ginocchio, possono generare nella persona una cisti di Baker.

A volte tale cisti può anche sorgere in presenza di condizioni di salute particolari, quali: l’osteoartrite, solitamente dovuta a usura delle articolazioni legata all’età, che colpisce in particolare le ginocchia, i fianchi, le mani e l’alluce; l’artrite infiammatoria, compresa l’artrite reumatoide, che è un tipo meno comune di artrite ed è causata dal sistema immunitario che attacca le articolazioni; la gotta, cioè un tipo di artrite che di solito colpisce l’alluce ed è causata da un accumulo di acido urico nel sangue.

Le cisti di Baker si sviluppano generalmente in persone di età compresa tra i 30 e i 70 anni, sebbene possano colpire in taluni casi anche i bambini.

cisti di baker

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È bene consultare il medico se ci si trova a dover combattere con un nodulo dietro al ginocchio che non si risolve da solo. Il personale sanitario sarà in grado di diagnosticare una cisti di Baker, esaminando la parte posteriore del ginocchio e indagando sui sintomi del paziente, oltre all’eventuale ricorso alla diagnostica per immagini. È utile tenere a mente che potrebbero essere consigliati al paziente dei test per escludere altre condizioni più gravi, come ad esempio un tumore, un aneurisma (rigonfiamento in una sezione di un vaso sanguigno) o la TVP (trombosi venosa profonda), un coagulo di sangue in una delle vene profonde del corpo. Ma quali possono essere i rimedi a una cisti che dà fastidio al paziente?

I farmaci antinfiammatori non steroidei (fans) possono essere utilizzati, senza che se ne abusi, per ridurre il gonfiore e alleviare il dolore, così come una ginocchiera o degli impacchi di ghiaccio possono rappresentare un valido aiuto. Come sempre, non va sottovalutato il fondamentale supporto fornito dalla fisioterapia: uno specialista può valutare il caso specifico ed eventualmente consigliare una decina di sedute ravvicinate tra tecarterapia, ultrasuoni, laserterapia. Si tratta di tre strumenti che garantiscono la riduzione della grandezza della ciste e un notevole miglioramento delle infiammazioni presenti nell’articolazione del ginocchio.

Nei casi più gravi, o laddove non si vedesse alcun miglioramento, potrebbe essere necessario drenare (aspirare) la cisti di Baker unitamente a infiltrazioni di corticosteroidi. In ultimo, si può valutare di procedere con una rimozione chirurgica della stessa.