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Condropatia Rotulea

Domanda:

Ho spesso diversi fastidi al ginocchio, di cosa si potrebbe trattare?

Risposta:

Chi di noi non ha mai sofferto di fastidi al ginocchio? Se non siete inseribili in questa lista quasi infinita dovete ritenervi davvero molto fortunati! Per coloro i quali, purtroppo, ne soffrono o ne hanno sofferto in passato, bisogna fare attenzione ad alcuni movimenti e soprattutto occorre individuare le ragioni alla base del fastidio che si presenta.

condropatia rotulea

condropatia rotulea

Un problema piuttosto frequente nella popolazione (soprattutto femminile e ancor di più negli sportivi che sovraccaricano l’articolazione) è quello della cosiddetta condropatia rotulea, una condizione dolorosa del ginocchio causata da diversi fattori, tra i quali una sofferenza della cartilagine posta al di sotto della rotula, ma anche per il mal allineamento della rotula stessa sulla faccia anteriore del femore, che in casi normali si dovrebbe muovere dal basso verso l’alto, mentre in presenza di condropatia tende a sfregare contro il femore, causando un dolore/scricchiolio nella parte anteriore del ginocchio, che può presentarsi sotto, al centro, dietro o ai lati della rotula, a volte anche accompagnato da possibile gonfiore, rigidità, debolezza muscolare, sensazione di cedimento. Altri fattori scatenanti possono essere i traumi, il sovraccarico dovuto ad attività fisica intensa, alcune variazioni anatomiche del piede così come l’instabilità rotulea. Oltre a ciò, occorre aggiungere i cosiddetti fattori di rischio, cioè quelli che aumentano notevolmente le probabilità che un determinato evento si verifichi. Condizioni quali il sovrappeso, la sedentarietà, la riduzione della forza muscolare, iperpronazione del piede ecc. sono tutti aspetti che possono dare adito a problemi alle ginocchia.

Andando al fulcro del problema, comunque, cosa potrebbe fare una persona che deve affrontare un problema al ginocchio? Certamente non deve perdere tempo per non rischiare che la sua condizione possa aggravarsi, è bene rivolgersi quanto prima a un ortopedico che potrà procedere attraverso alcuni esami strumentali (ad es. radiografia o risonanza magnetica) utili a osservare in dettaglio situazioni dubbie o anche a confermare/escludere patologie particolari. Nell’ipotesi in cui la condropatia venisse confermata, occorre individuare il grado di degenerazione della patologia: se questa va dal grado lieve a moderato, il trattamento conservativo sarà sufficiente a ristabilire una condizione stabile e non dolorosa del ginocchio.

Un supporto di vitale importanza, in questo caso, è generato dalla fisioterapia grazie a molteplici trattamenti, quali:

la tecarterapia, utile per contrastare dolore e infiammazione nonché per rigenerare e ripristinare le cellule cartilaginee; le infiltrazioni con acido ialunorico per migliorare la lubrificazione articolare; le terapie manuali e gli esercizi terapeutici mirati, incentrati soprattutto su allungamento e rinforzo muscolare, da svolgere dapprima in presenza su indicazione del fisioterapista, e in un secondo momento anche in autonomia a casa. In conclusione, in assenza di complicazioni, è possibile recuperare dalla condropatia dopo poche sedute (astenendosi  dalle pratiche sportive per circa un mese), mentre nei casi più complessi potrebbe essere necessaria una terapia di due mesi