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Fisioterapia per la sindrome del tunnel carpale: esercizi e trattamenti efficaci

Domanda:

Si può trattare la sindrome del tunnel carpale con la fisioterapia?

Risposta:

La sindrome del tunnel carpale è un problema sempre più comune, soprattutto per chi passa tante ore al computer o fa lavori ripetitivi con le mani. Il nervo che passa nel polso, chiamato nervo mediano, può irritarsi e dare sintomi fastidiosi come dolore, formicolio o debolezza alla mano.

La buona notizia? Con la fisioterapia, presa per tempo, si può evitare che la situazione peggiori e spesso non serve nemmeno ricorrere all’intervento chirurgico. 

Sindrome del Tunnel Carpale

Sindrome del Tunnel Carpale

Che cos’è la sindrome del tunnel carpale?

Si tratta di una compressione del nervo mediano, che scorre all’interno del tunnel carpale, una struttura ristretta situata nel polso. Le cause possono essere diverse:

  • movimenti ripetitivi prolungati (come digitazione o uso del mouse),
  • postura scorretta della mano e del polso,
  • infiammazioni locali o ritenzione di liquidi,
  • condizioni come artrite, diabete o gravidanza.

I sintomi più comuni includono formicolio, sensazione di scossa elettrica nelle prime tre dita, difficoltà a trattenere oggetti e dolore che peggiora durante la notte.

Agire tempestivamente è fondamentale per evitare l’aggravamento della compressione nervosa. È qui che la fisioterapia gioca un ruolo determinante.

Perché scegliere la fisioterapia per la sindrome del tunnel carpale

La fisioterapia è uno strumento non invasivo, mirato a ridurre la pressione sul nervo mediano, migliorare la mobilità e prevenire il peggioramento dei sintomi. Ogni piano di trattamento viene costruito su misura e si basa su diverse tecniche:

  • esercizi di stretching e rinforzo muscolare,
  • terapia manuale e mobilizzazioni articolari, 
  • Macchinari come Tecar e laser
  • tecniche di neurodinamica per il nervo mediano,
  • consigli ergonomici e adattamento delle attività quotidiane.

Esercizi efficaci per il tunnel carpale

  1. Stretching del polso

Un esercizio utile da fare anche a casa consiste nel stendere il braccio con il palmo rivolto verso l’alto. Poi, con l’altra mano, tira delicatamente le dita all’indietro, senza forzare. Tieni la posizione per una ventina di secondi. È un piccolo gesto che aiuta a sciogliere le tensioni nella zona del polso e può dare sollievo se senti fastidio o rigidità.

  1. Esercizi neurodinamici di scorrimento del nervo mediano 

Noti come “nerve gliding”, questi esercizi facilitano lo scivolamento del nervo nel tunnel carpale, migliorando la sua funzionalità. Vanno eseguiti con attenzione, sotto supervisione, per evitare sovraccarichi.

  1. Rinforzo della mano e dell’avambraccio

Utilizzare una pallina morbida da stringere è utile per migliorare la forza muscolare. Bastano pochi minuti al giorno per mantenere attivi i muscoli senza sollecitare troppo l’articolazione.

Trattamenti fisioterapici avanzati per il tunnel carpale

Agli esercizi vengono associati trattamenti mirati, sempre in funzione della valutazione iniziale:

  • Terapia manuale: mobilizzazioni articolari e tecniche miofasciali per liberare il nervo e migliorare la circolazione locale.
  • Tecarterapia: indicata per ridurre l’infiammazione e stimolare la rigenerazione tissutale.
  • Laser e ultrasuoni terapeutici: utilizzati nei casi più dolorosi per controllare i sintomi in fase acuta.
  • Educazione posturale ed ergonomica: utile per correggere i fattori che causano o aggravano la sindrome.

Ogni intervento è personalizzato per massimizzare l’efficacia del percorso di recupero.

I benefici della fisioterapia sul lungo termine

Affrontare la sindrome del tunnel carpale con la fisioterapia offre numerosi vantaggi concreti:

  • Riduzione progressiva di dolore, formicolio e intorpidimento
  • Miglioramento della forza della mano
  • Maggiore mobilità e destrezza
  • Prevenzione di recidive e rallentamento della progressione
  • Riduzione del rischio di ricorrere alla chirurgia

L’importante è iniziare il trattamento appena compaiono i primi segnali. Aspettare troppo potrebbe rendere la condizione più difficile da trattare.