Domanda:
Ho il ginocchio varo artrosico, è possibile trattarlo con la fisioterapia?
Risposta:
Il ginocchio è una fondamentale articolazione sinoviale del nostro corpo, posta fra il femore (parte superiore), la tibia (parte inferiore) e la rotula (anteriormente). Con la sua posizione e le sue componenti strutturali, come tutti sanno benissimo, il ginocchio gioca un ruolo fondamentale nel sostenere il peso del corpo e nel permettere i movimenti di estensione e flessione della gamba presenti in quasi tutte le attività della vita quotidiana, come ad esempio nel sedersi e rialzarsi, durante una camminata, una corsa, un salto, un accovacciamento e così via.
A fronte di tutto ciò, il ginocchio è ovviamente una delle parti del corpo maggiormente sollecitate e che spesso può soffrire di alcune deformità, tra le quali molto diffusa è certamente quella del ginocchio varo.
Il ginocchio si definisce varo quando il femore e la tibia non sono perfettamente allineati, ma formano un angolo ottuso aperto medialmente, facendo sì che le ginocchia puntino in direzione opposta l’una all’altra, tanto che tale deformità è anche nota come ginocchia a O, ginocchia ad arco o ginocchia a parentesi contrapposte. Il ginocchio varo è la deformità anatomica degli arti inferiori diametralmente opposta al cosiddetto ginocchio valgo, in cui le due ginocchia puntano invece verso l’interno, ossia l’una verso l’altra.
Ma quali sono le cause del ginocchio varo? Molto spesso questo si manifesta in età puberale come un disturbo evolutivo senza cause evidenti, se non nella porzione superiore della tibia che spesso presenta sviluppo insufficiente nel versante mediale. Altre cause possibili sono: rachitismo, malattie metaboliche delle ossa, malattia di Blount, artrosi, lesioni mal curate dei legamenti del ginocchio, fratture non consolidate di tibia e femore, infezioni ossee e anche una predisposizione ereditaria.
Per quel che invece concerne le principali conseguenze del ginocchio varo, certamente si avrà un importante sovraccarico del compartimento mediale del ginocchio, che deve sostenere la maggior parte del peso durante la deambulazione. Quando tutto il funzionamento del corpo è ben compensato, comunque, il ginocchio varo può essere semplicemente una caratteristica più o meno visibile ma asintomatica. Nel tempo però, se trascurato, può dare sintomi più o meno gravi: dolore al ginocchio, dato appunto dal sovraccarico dell’articolazione e dal fenomeno della gonalgia, gambe gonfie e stanche, rigidità e gonfiore delle articolazioni, dolori muscolari vari. Si deve considerare poi che mentre un varismo lieve potrebbe non avere conseguenze cliniche, uno grave può condurre a una meniscopatia degenerativa mediale fino a un’artrosi precoce, col rischio di incorrere in lesioni a muscoli e legamenti in quanto sottoposti a uno stress maggiore.
Per una corretta diagnosi, chi soffre di ginocchio varo è bene che si sottoponga a visita ortopedica specialistica, con annesso esame diagnostico caratterizzato da radiografie eseguite sotto carico in due proiezioni.
Passando infine al tema dei rimedi a tale deformazione, va detto che in linea di massima i medici ritengono che il ginocchio varo debba essere sottoposto a cure specifiche solo quando è responsabile di una certa sintomatologia e quando pregiudica fortemente la qualità della vita del portatore. Pertanto, di fronte a un ginocchio varo sintomatico, la prima scelta terapeutica dei medici ricade generalmente su un trattamento di natura conservativa (fisioterapia per rinforzo dei muscoli della coscia, ginnastica posturale, dimagrimento del paziente ove necessario, uso di scarpe ortopediche e plantari). Il ginocchio varo richiede invece un trattamento chirurgico correttivo laddove la deviazione angolare sia eccessiva o abbia dato già origine a disturbi. In questi casi, la terapia è rappresentata dall’intervento di osteotomia, generalmente tibiale, che ha lo scopo di riallineare l’arto e ripristinare la corretta biomeccanica articolare.