La Discinesia Scapolare: cos’è e come si riconosce

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La Discinesia Scapolare: cos’è e come si riconosce

Discinesia Scapolare: cause, tipi e trattamenti innovativi per il dolore alla spalla. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa condizione e il suo impatto sulla biomeccanica articolare.

La discinesia scapolare rappresenta una problematica comune nel campo ortopedico e riabilitativo, essendo una disfunzione caratterizzata da un movimento anormale della scapola durante l’azione dell’articolazione gleno-omerale.

Che cos’è la Discinesia Scapolare?

La Discinesia Scapolare

La discinesia scapolare è un disturbo che riguarda il movimento anormale o il posizionamento scorretto della scapola, ovvero la spalla, durante il movimento dell’articolazione della spalla. Il nome stesso proviene dal greco: “dis” indica un cambiamento o una deviazione, mentre “kinesis” significa movimento.

Questo problema può essere scatenato da diversi fattori. Tra le cause strutturali troviamo, ad esempio, le fratture della clavicola o la cifosi toracica, una curvatura eccessiva della colonna vertebrale superiore. Anche le condizioni neurologiche, come la paralisi dei nervi che servono la zona della spalla, possono contribuire allo sviluppo della discinesia scapolare.

Una delle manifestazioni più specifiche di questo disturbo è la Sindrome Scapolare SICK. Questa sindrome include quattro caratteristiche principali: il posizionamento scorretto della scapola, la sporgenza del suo bordo mediale inferiore, il dolore esteso e problemi di movimento legati al coracoide, una parte della scapola.

La sindrome SICK è stata ampiamente studiata per il suo impatto significativo sulla funzionalità della spalla.

Classificazione della Discinesia Scapolare

La classificazione delle discinesie scapolari, sviluppata da Kibler, identifica quattro principali anomalie:

• Tipo 1: Prominenza dell’angolo infero-mediale della scapola, con perdita di controllo su un asse orizzontale.

• Tipo 2: Prominenza dell’intero margine mediale della scapola.

• Tipo 3: Elevazione del bordo superiore della scapola con anteriorizzazione.

• Tipo 4: Condizione di simmetria scapolare durante i movimenti.

Questi pattern permettono agli specialisti di identificare e categorizzare con precisione le discinesie scapolari, facilitando la definizione del trattamento più appropriato.

Valutazione clinica della Discinesia Scapolare

La valutazione della discinesia scapolare può essere effettuata tramite l’uso di inclinometri o attraverso test osservazionali e manuali come il Scapular Assistance Test (SAT) e il Scapular Retraction Test (SRT).

È opportuno sottolineare però che recenti studi suggeriscono l’uso del “Yes or No” Scapular Dyskinesis Test (SDTs) come metodo preferibile per la sua maggiore affidabilità tra gli esaminatori, semplificando il processo diagnostico senza affidarsi a classificazioni complesse.

La necessità della fisioterapia nella gestione della Discinesia Scapolare

Dalle evidenze attuali emerge che la discinesia scapolare non è necessariamente indicativa di patologia, ma può rappresentare un adattamento funzionale. In pratica clinica, è essenziale focalizzarsi sull’integrazione di esercizi specifici per migliorare il controllo motorio scapolare, soprattutto se correlato a sintomi dolorosi, per ottimizzare sia il comfort che la funzionalità del paziente.

Questa visione orientata alla funzione piuttosto che alla sola anatomia patologica sottolinea l’importanza di un approccio personalizzato nel trattamento delle disfunzioni scapolari. Gli interventi devono quindi essere mirati non solo a correggere la meccanica scapolare, ma anche a comprendere e modificare le attività quotidiane che possono esacerbare il problema.

Un’attenta valutazione delle abitudini di movimento del paziente permette di identificare e modificare quei comportamenti che contribuiscono alla discinesia, promuovendo una più rapida e duratura risoluzione dei sintomi.

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