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Scoliosi e postura: il ruolo della fisioterapia per migliorare la qualità della vita

Domanda:

Come può la fisioterapia aiutare nel caso di Scoliosi e postura errata?

Risposta:

scoliosi e postura

scoliosi e postura

La scoliosi è una curva della schiena. Non un semplice difetto di postura. Ma qualcosa di più. Una vera alterazione della colonna vertebrale. Può comparire da piccoli. Oppure durante l’adolescenza. A volte anche da adulti. Spesso arriva in silenzio. Nessun dolore, nessun sintomo evidente. Poi, col tempo, qualcosa cambia. Dolore, rigidità e i movimenti diventano sempre più difficili. La schiena comincia a non stare più dritta. Si piega un po’, si torce.

Lo fa piano piano. Senza avvisare. Succede proprio questo con la scoliosi. Una curva che resta nascosta, fino a quando non si fa notare.

Scoliosi o atteggiamento scoliotico? Ecco la differenza

Non tutte le deviazioni della colonna vertebrale sono scoliosi vere e proprie. L’atteggiamento scoliotico è una condizione funzionale e non strutturata: in questo caso, l’intervento fisioterapico può riportare l’assetto del corpo in equilibrio. Se però non viene corretto, nel tempo può evolvere in una vera scoliosi strutturata, più difficile da trattare. La differenza è fondamentale: con l’atteggiamento scoliotico si può lavorare bene e prevenire peggioramenti.

Fisioterapia: un aiuto concreto, non invasivo

La buona notizia è che non sempre servono corsetti o interventi chirurgici. Con un percorso fisioterapico mirato, si può rallentare la progressione della scoliosi, ridurre i dolori e migliorare la postura. Soprattutto, si torna a muoversi meglio e con più leggerezza, dentro e fuori.

Trattamenti fisioterapici in base alla gravità

Le linee guida ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) distinguono diversi approcci:

  • Scoliosi lieve (<25° Cobb): la fisioterapia è il trattamento di elezione, spesso sufficiente a evitare il corsetto.
  • Scoliosi moderata (25°–50° Cobb): si affianca all’uso del busto ortopedico, rafforzandone gli effetti.
  • Scoliosi grave (>50° Cobb): dopo l’intervento chirurgico, la fisioterapia supporta il recupero di forza, mobilità e funzionalità.
  • Scoliosi adulta: anche se la curva non si modifica più, si lavora su dolore, rigidità e compensi posturali.

Due pilastri fondamentali della fisioterapia per la scoliosi

  1. Rieducazione posturale globale

Questo approccio ha l’obiettivo di riequilibrare il corpo attraverso esercizi personalizzati, che combinano allungamento, respirazione e consapevolezza corporea. Tecniche come il Metodo Mézières e il metodo Souchard agiscono sulle catene muscolari retratte, restituendo simmetria e migliorando l’allineamento. In particolare, si lavora sulla decompressione della colonna, sull’allungamento dei muscoli dorsali e sulla mobilità del tratto cervicale, adattando gli esercizi al tipo di curva.

La rieducazione posturale è particolarmente efficace nei casi di scoliosi lieve o di atteggiamento scoliotico, dove le alterazioni non sono ancora strutturate.

  1. Esercizio terapeutico e rinforzo muscolare

Dopo aver lavorato sulla postura, si passa al rinforzo dei muscoli stabilizzatori per sostenere meglio la colonna vertebrale. In questa fase si possono utilizzare elementi del Pilates, rivisitati in chiave fisioterapica. Si punta su esercizi che coinvolgono gli addominali profondi, i muscoli spinali per la stabilità, e i glutei, che sono fondamentali per il corretto allineamento del bacino e dell’appoggio plantare.

Il lavoro non è mai generico, ma sempre adattato alla localizzazione della curva e alle caratteristiche del paziente.

Supervisione e diagnosi: perché fanno la differenza

Una diagnosi accurata – basata su radiografie e su una valutazione specialistica (fisiatrica o ortopedica) – è il primo passo per costruire un percorso mirato. La supervisione del fisioterapista specializzato è fondamentale in ogni fase, specialmente nell’età evolutiva. Anche dopo un intervento chirurgico, la fisioterapia ha un ruolo centrale nel recupero funzionale e nella prevenzione di rigidità e compensi posturali.