Domanda:
Cos'è il metodo Ilizarov?
Risposta:
Nell’articolo di oggi si parla di una pratica ormai abbastanza diffusa in tutto il mondo ma che ancora molti ignorano: la tecnica di elongazione ossea inventata dal medico russo Ilizarov. Il professore dimostrò con i suoi studi, effettuati dal 1951 al 1992, come il callo osseo, sotto lo stimolo di trazione, potesse essere modellato per produrre l’allungamento e il raddrizzamento delle ossa lunghe degli arti superiori e inferiori. Di fatto, il professore non ha fatto altro che sfruttare in modo geniale la caratteristica della rigenerazione dei tessuti umani e delle ossa.
Il suo metodo si indirizza a quei pazienti i cui arti sono affetti da una patologia (congenita o meno), da gravi malformazioni che causano notevoli differenze nella lunghezza degli arti (dismetria), oppure da coloro che hanno subito un trauma, ad esempio una frattura esposta con o senza interessamento articolare. Ricapitolando, attraverso la sua tecnica è possibile: allungare un arto ove necessario, per esempio nei casi di nanismo; correggere deformità congenite o post-traumatiche delle ossa lunghe; trattare casi di pseudoartrosi o ritardi di consolidazione di fratture che non guariscono; trattare la deformità del piede; ricostruire perdite di sostanza delle ossa lunghe in conseguenza di neoplasie.
A livello tecnico, egli ideò una struttura cilindrica denominata fissatore esterno, con la quale si applicano intorno all’arto alcuni anelli metallici esterni, collegati fra loro da barre allungabili con fili al titanio (molto resistenti ed anallergici) che passano attraverso l’osso e che permettono al medico stesso di aumentarne la distanza reciproca grazie alla modulazione di alcuni dadi. L’interruzione del segmento osseo e il distanziamento fra le due parti fa in modo che il corpo reagisca tramite l’istogenesi, cioè l’azione di rigenerazione del tessuto con la nascita di nuove cellule.
L’applicazione del fissatore avviene tramite un intervento eseguito in anestesia generale e si tratta di un intervento che prevede un certo dolore, ma comunque nulla di insopportabile. L’intervento può essere eseguito a qualsiasi età, rispettando ovviamente lo specifico caso del paziente e la sua biologia. In alcune situazioni, ad esempio in presenza di diabete, di fumatori o nel caso di vasculopatie croniche, è bene valutare con attenzione tenendo conto che il percorso per arrivare a buoni risultati sarà più lento e difficile, ma comunque non impossibile.
Gli obiettivi raggiungibili grazie alla tecnica Ilizarov del fissatore sono innanzitutto la stabilità dei frammenti ossei, che porta al consolidamento delle lesioni traumatiche o da patologie; in secondo luogo, il rispetto della vascolarizzazione dei frammenti di fattura che permette una minore probabilità di inquinamento batterico per la parte interessata. Un altro importante vantaggio è la possibilità di poter “caricare” l’arto con le stampelle già dal primo giorno dopo l’intervento, incrementando in tal modo il circolo venoso e linfatico e regalando un’importante prevenzione contro l’edema e l’osteoporosi.