Domanda:
Mi è stata diagnosticata la coxite. Quale trattamento fisioterapico mi consigliate?
Risposta:
Questo termine ha la sua origine dal latino, dove coxa significava anca: oggi viene utilizzato in ambito medico per delineare un’infiammazione dell’articolazione dell’anca molto fastidiosa e dolorosa, per l’appunto la coxite, spesso definita anche coxalgia.
Il paziente che soffre di questa patologia di solito ha come sintomo iniziale un dolore localizzato e tipico nella sede anteriore dell’inguine, in casi meno frequenti lo si avverte invece in sede glutea. Occorre considerare anche che la coxite, purtroppo, è una patologia cronico-degenerativa della cartilagine dell’anca e che l’insorgenza della stessa e i sintomi che la accompagnano possono essere molto diversi tra loro a seconda della patologia che ne sta alla base. La coxite, infatti, può colpire gli adulti ma anche i bambini, ed evidentemente occorrerà scegliere col proprio medico delle terapie che saranno totalmente differenti a seconda dell’età e della condizione del paziente. Questo ci fa comprendere quanto le sfumature di una sintomatologia caratterizzata dalla presenza della coxalgia siano innumerevoli e che comunque in pazienti diversi possono presentarsi in maniera molto eterogenea tra loro, seppure interessati dalla medesima patologia. Oltre a ciò, bisogna anche sottolineare la complessità anatomica dell’articolazione dell’anca che permette, a differenza del ginocchio per esempio, movimenti sia in flessione/estensione, ma anche di abduzione e adduzione (lateralmente) e in rotazione sia esterna che interna. Questa libertà di movimento permette all’anca di assecondare tutte le posizioni del corpo e di adattarle alle esigenze della vita quotidiana e/o del gesto sportivo.
Essendo numerosi i gruppi muscolari in gioco a permettere il movimento dell’anca in tutte le direzioni, considerando quelli a livello della schiena, del bacino e della gamba, è facile immaginare come anche condizioni di tensione non proprie di tale articolazione, ma derivanti da distretti vicini, possano manifestarsi con una sintomatologia a livello dell’anca stessa.
Quest’ultimo aspetto ci fa capire in modo più preciso quali siano le possibili componenti interessate da un processo patologico e quanto si possano differenziare le azioni terapeutiche in ambito fisioterapico per dolore all’anca.
Detto ciò, in generale quali sono le cause principali di questa patologia? Tra le principali è opportuno segnalare:
- traumi diretti
- problematiche del piede, ginocchio e bacino
- posture scorrette
- sovraccarichi funzionali
Inoltre, l’artrosi dell’anca (coxa) può essere categorizzata nei seguenti tipi: primitiva, ossia comune nell’età avanzata; secondaria, cioè conseguente a deformità articolari congenite come la displasia dell’anca, oppure a patologie traumatiche, infettive, reumatiche.
A prescindere dalla categoria in cui il paziente si trova, comunque, il primo passo da affrontare è per forza di cose un inquadramento diagnostico effettuato dal medico specialista; solo dopo aver compreso a fondo quali siano le cause della coxite, si potrà optare per il trattamento conservativo fisioterapico più adatto per ridurre la sintomatologia del paziente, per migliorare la funzionalità articolare e per ripristinare la corretta deambulazione.
L’intervento fisioterapico può prevedere l’utilizzo di terapie fisiche (Tecar, Laserterapia, Ultrasuoni, onde d’urto), mobilitazioni articolari passive ed attive, stretching e rinforzo muscolare, oltre che una rieducazione funzionale dell’articolazione e una rieducazione del cammino.
Risulteranno decisivi anche i consigli terapeutici dati al paziente per modificare lo stile di vita e la postura, così come decisivo sarà, come sempre, l’impegno e la dedizione che il paziente metterà per raggiungere il risultato.