fbpx

Osteotomia del ginocchio: quando e perché è consigliabile farla

Domanda:

Quando e perché fare una osteotomia del ginocchio?

Risposta:

Quando è consigliabile l’osteotomia del ginocchio? Quali sono i casi più indicati e la fascia d’età ideale per questo intervento chirurgico? Grazie a questo piccolo intervento si può migliorare la qualità della vita e ritardare l’eventuale necessità di una protesi totale.

quando fare osteotomia ginocchio

quando fare osteotomia ginocchio

L’osteotomia del ginocchio è una procedura chirurgica volta a correggere deformità articolari attraverso il taglio e la rimodellazione dell’osso.

Questa tecnica si rivela particolarmente utile nei casi in cui l’artrosi del ginocchio colpisce principalmente un versante dell’articolazione, sia esso mediale o laterale.

Quando è consigliabile l’osteotomia del ginocchio?

L’osteotomia del ginocchio è raccomandata in situazioni specifiche, tra cui:

  • Ginocchio varo: Le gambe deviano verso l’interno a causa di una sofferenza della porzione prossimale della tibia.

  • Ginocchio valgo: Le gambe deviano verso l’esterno, con una deformità che risiede nel femore distale.

Questa procedura si rivela essenziale quando l’artrosi colpisce prevalentemente un solo lato del ginocchio, causando dolore e limitazioni funzionali. L’osteotomia permette di ridistribuire il carico sull’articolazione, alleviando il dolore e migliorando la funzionalità.

Casi Indicati per l’Osteotomia del Ginocchio

I casi più indicati per l’osteotomia del ginocchio includono:

  • Deformità congenite o acquisite: come il ginocchio varo o valgo;

  • Fratture ossee mal consolidate: che hanno portato a deformità articolari;

  • Artrosi monocompartimentale: quando l’usura della cartilagine è limitata a un solo compartimento del ginocchio.

Inoltre, l’osteotomia può essere una valida opzione per pazienti che desiderano ritardare l’intervento di protesi totale del ginocchio, mantenendo un’ottima qualità della vita e una buona funzionalità articolare.

A che età si può fare l’osteotomia?

L’osteotomia del ginocchio è generalmente riservata a pazienti relativamente giovani, tra i 35 e i 55 anni. Questa fascia d’età è considerata ideale perché:

  • Maggiore capacità di guarigione: i pazienti più giovani tendono a recuperare più velocemente;

  • Minore usura articolare: rispetto a pazienti più anziani, spesso l’usura della cartilagine è meno avanzata;

  • Obiettivo di ritardare la protesi: l’intervento mira a ritardare la necessità di una protesi totale di ginocchio di circa 8-10 anni, offrendo una soluzione temporanea ma efficace.

Procedura e Recupero

L’intervento chirurgico di osteotomia si effettua in anestesia spinale, concentrandosi sull’arto da operare. A seconda del tipo di deformità:

  • Ginocchio valgo: si esegue un’incisione sulla faccia laterale del femore distale e si taglia la parte distale del femore, applicando poi una placca per consolidare l’osso nella nuova posizione.

  • Ginocchio varo: si esegue un’incisione sulla faccia mediale al di sotto del ginocchio e si taglia la parte prossimale della tibia, utilizzando una placca con viti per fissare l’osso.

Il recupero post operatorio varia in base al tipo di deformità corretta e all’entità della correzione necessaria. Nel caso del ginocchio valgo, il processo di guarigione prevede una riabilitazione mirata a riequilibrare le forze muscolari e articolari interne, spesso richiedendo un periodo più lungo di fisioterapia per ristabilire un allineamento corretto.

Per il ginocchio varo, invece, la riabilitazione tende a focalizzarsi sulla stabilizzazione dell’articolazione esterna, con esercizi specifici per rafforzare i muscoli laterali del ginocchio. In entrambi i casi, un’attenta pianificazione del percorso riabilitativo, includendo esercizi di mobilizzazione precoce e un graduale incremento del carico, è essenziale per un recupero ottimale e per il ritorno alle attività quotidiane senza dolore.

Aspettative e risultati

L’osteotomia del ginocchio riduce significativamente la sintomatologia dolorosa e ritarda l’impianto di una protesi totale. La durata dei risultati dipende da vari fattori, tra cui il peso corporeo e lo stato dell’articolazione al momento dell’intervento.

In generale, questa procedura offre un miglioramento significativo della qualità della vita e della funzionalità articolare per molti anni.