Il concetto Maitland

Risposta:

“Sapere quando, perché e come una tecnica è utilizzata in modo da essere adattata alla situazione individuale del paziente”.

il concetto maitland

Geoffrey D. Maitland è stato un fisioterapista australiano e cofondatore dell’International Federation Orthopaedic Manual Therapy. Egli ha prestato servizio nell’Aviazione Reale australiana durante la Seconda Guerra Mondiale ed in seguito ha completato la formazione, tra il 1946 ed il 1949, per diventare fisioterapista.

Il suo primo impiego è stato presso il Royal Hospital di Adelaide e Adelaide Children’s Hospital dove ha sviluppato il suo interesse per i disturbi ortopedici e neurologici.

Pochi anni dopo, ha lasciato il suo lavoro in ospedale preferendo il ruolo d’insegnamento nell’odierna Università del Sud Australia. Come docente, negli anni ‘50, Maitland ha rivoluzionato, grazie al suo

approccio e ai suoi innovativi concetti, il mondo della manipolazione fisioterapica.

Egli, infatti, ha sempre posto l’accento sull’esame clinico: incoraggiava i suoi studenti a scrivere sin dall’inizio delle relazioni sul trattamento, proprio perché era convinto della fondamentale importanza per i clinici di annotare su carta ciò che trovavano in modo da poter analizzare in seguito i dati registrati.

È fondamentale ricordare che, quando si parla dell’innovazione metodologica di Maitland, occorre parlare sempre di concetto e mai di tecnica. Questo perché il focus non è posto sulla tecnica della manipolazione, bensì su una filosofia di base che prevede, come già accennato, un esame analitico e la valutazione su cui si fondano le decisioni di trattamento.

L’attenzione viene posta, dunque, sul ragionamento clinico che sta alla base del trattamento. Le decisioni terapeutiche vengono prese sempre a seguito di un esame dettagliato, oggettivo e fisico, che guida alla diagnosi e quindi al trattamento. In questa nuova ottica, la tecnica di terapia manuale utilizzata per il trattamento è la conseguenza diretta del ragionamento clinico messo in atto.

Ciò che è certo, dunque, è che l’avvento del concetto Maitland rappresenta uno degli sviluppi più significativi della terapia manuale. Per fare qualche esempio, in quest’ottica i problemi di schiena possono essere identificati con precisione e le articolazioni vertebrali specificatamente mobilizzate e trattate; ma anche nel trattamento di altre articolazioni, come i problemi all’anca, al ginocchio e alla spalla, possono essere trattati per ridurre il dolore e migliorare il movimento e la funzione.

 Terapia e applicazioni

La prima parte della terapia consiste sempre in un’intervista minuziosa, che analizza l’attuale problema e la sua influenza sulla vita quotidiana. La descrizione del problema, dal punto di vista del paziente, è molto importante per il fisioterapista. Seguirà un esame fisico approfondito, atto ad identificare la causa del problema stesso. La filosofia è che ogni paziente sia diverso, ciascuno con i suoi diversi problemi, perciò gli esami e i test necessari devono essere anch’essi appositamente formulati per ciascun paziente. Solo a seguito dei risultati dell’intervista, dei test e degli esami, verrà pianificato il trattamento da applicare.

I principali trattamenti della Terapia Manuale sono per:

• dolori di schiena e problemi discali;
• dolore al collo e problemi della regione cervicale;
• artrosi – dolore e rigidità per esempio alle anche, alle ginocchia, e alla schiena;
• dolori del viso, cefalea, dolore della mascella;
• irritazione del nervo che causa, ad esempio, insensibilità o formicolio nelle dita o sciatica;
• dolore al ginocchio dovuto, ad esempio, a problemi di menisco o di legamento;
• problemi al gomito, come gomito del tennista o del golfista;
• problemi nel polso e nella mano, come fratture, sindrome del tunnel carpale, distrazioni e distorsioni;
• problemi di caviglia e di piede, come lesioni di tendini e legamenti.

Infine, la Terapia Manuale è utile post chirurgia o traumi sportivi, nelle problematiche legate all’ambiente di lavoro e in generale per ogni tipo di sport.