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Il mal di schiena

Domanda:

Quali sono le motivazioni principali del mal di schiena? e quali le possibili soluzioni?

Risposta:

Se sei tra i lettori di questo articolo è altamente probabile, pur augurandoci di sbagliare, che sei fra le milioni di persone che ha sofferto o soffre di dolori alla schiena. Si tratta, purtroppo, di un problema estremamente comune, tanto che la quasi totalità della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita e la diffusione della patologia è ormai tale da poter essere definita un problema sociale, oltre ad essere la prima causa di assenza dal lavoro.

Le cause di questi dolori alla schiena sono i più disparati e non è sempre semplice risalire alla causa profonda, scatenante: la colonna vertebrale è costituita infatti da una serie di strutture che sono legate e coinvolte l’una con l’altra. Quel che è certo è che lo stile di vita moderno non giova alla salute della nostra colonna: anziché compiere azioni che alleggeriscano il peso e le sollecitazioni sulla colonna, infatti, le nostre vite generalmente basate su molte ore passate in piedi oppure seduti, così come la sedentarietà, i problemi di sovrappeso, il sovraccarico degli zaini/borse che indossiamo ecc., sono alla base del grosso dei problemi e dei dolori alla schiena.

Il dolore della colonna può coinvolgere uno o più segmenti vertebrali, da qui le varie definizioni di problema lombare, dorsale o cervicale. Nell’articolo di oggi, per motivi di brevità, ci soffermiamo sulla prima tipologia, che è anche la più diffusa.

mal di schiena

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Le persone che soffrono di dolore lombare lamentano sintomi di solito molto comuni: dolore a fascia oppure monolaterale, percepito sia durante il movimento che da seduti, con un possibile coinvolgimento e riflesso lungo la gamba. Si tratta di una patologia che può essere cronica (con dolore percepito per molte ore durante la giornata o anche a riposo di notte) oppure acuta e improvvisa, ad esempio nel caso dello stra-noto colpo della strega; in altri casi il dolore sembra migliorare nettamente per poi portare a ricadute dolorose, in altri ancora sembra non scomparire mai. Delineata questa panoramica sulla situazione patologica di molti di noi, vediamo cosa è possibile fare per migliorarla significativamente: innanzitutto, occorre comprendere bene e andare a fondo per evidenziare che cosa ha scatenato il dolore alla schiena. Per fare ciò, è opportuno fare visita a uno specialista (ortopedico o fisiatra), per poi richiedere il supporto di un fisioterapista che, attraverso una valutazione iniziale approfondita, potrà capire le abitudini del paziente e gli eventuali fattori di stress, oltre a una semplice (ma da sola insufficiente) lettura degli esami strumentali.

Superata questa fase, è bene intraprendere il prima possibile un percorso riabilitativo specifico sotto la supervisione del fisioterapista: eseguire dei movimenti di stretching e di rinforzo, così come una rieducazione posturale per riportare equilibrio e sciogliere le tensioni muscolari, evitando invece il riposo assoluto per molti giorni, in quanto è stato ormai dimostrato che l’inattività porta più svantaggi che benefici. Il trattamento fisioterapico non deve essere mai invasivo, basandosi solitamente su una parte di riabilitazione manuale come la kinesiterapia, ma anche avvalendosi anche di terapie strumentali quali elettroterapia e ultrasuonoterapia, dove la prima è utile per diminuire il processo infiammatorio, e la seconda per il suo effetto antalgico, decontratturante sui muscoli e miorilassante.